I discendenti dei Dragoni di Sua Altezza e quelli di Madama Reale, le due formazioni di casa Savoia antenate della Cavalleria italiana, sono ritornati nel luogo della loro nascita, accolti dalla città nella suggestiva cornice di piazza Castello.
Si è aperto lì, con l'alzabandiera sulle note dell'inno di Mameli, il raduno dell'Arma di Cavalleria. Tutti, con in testa il generale Filiberto Cecchi, presidente dell'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, sono rimasti affascinati dall'atmosfera e dalla partecipazione della città di Torino. "Torino ci ha davvero accolti come nessun altro luogo in Italia – ha detto il generale Cecchi - con un affetto speciale che ci rende orgogliosi di essere nati in questa città e di aver scritto pagine di storia in questa regione".
Con le battaglie militari, certo, ma anche con l'attività equestre della scuola di Pinerolo dove il capitano Federico Caprilli fondò agli inizi del Novecento l'equitazione moderna e diede il via ad una stirpe di grandi cavalieri.
La memoria dell'Arma è stata ripercorsa al Museo del Risorgimento, con la presentazione del volume: «Caricat! Cinque secoli di storia dell'Arma di Cavalleria», di Rodolfo Puletti, una edizione rivista ed aggiornata, in collaborazione con Mario Falciani, dell'analogo e introvabile volume pubblicato nel 1973.
Al villaggio della Cavalleria di piazza Castello erano, invece, presenti dodici stand con rappresentanze storiche e attuali dei Reggimenti di Cavalleria. Grande interesse hanno suscitato gli attuali «cavalli» dell'Arma, i mezzi blindati utilizzati nelle missioni all'estero in esposizione di fronte ai pennoni dell'alzabandiera, mentre al palazzo della Regione è andata in scena la mostra di bronzi, dipinti e cimeli, in parte provenienti dal Museo della Cavalleria di Pinerolo.
La festa era iniziata con il Concorso ippico nazionale, in omaggio al «Sistema Naturale di Equitazione» ideato dal capitano Caprilli. Teatro della gara è stato il centro ippico di Piazza d'Armi, culla dell'equitazione che l'Associazione dell'Arma di Cavalleria sta rivitalizzando insieme all'Esercito attraverso corsi di avviamento all'equitazione per giovani.
Infine, nel parco torinese c'è stato uno dei momenti più suggestivi e scenografici del raduno: il Carosello Storico Equestre del Reggimento Lancieri di Montebello, la cui fanfara ha animato l'intera adunata.