Anche quest'anno, Poloj è stato l'annuale appuntamento per il pellegrinaggio di numerosi cavalieri provenienti da varie sezioni A.N.A.C. di tutta Italia.
          Era presente il Presidente nazionale dell'A.N.A.C. e, per la prima volta, un funzionario dell’Ambasciata italiana di Zagabria.
          Il punto d’incontro è stata la chiesetta di culto serbo ortodosso che rappresenta la commossa memoria di quel lontano fatto d’arme
          Questo luogo di culto per la popolazione locale di religione serbo ortodossa rappresenta anche la memoria del sacrificio di tanti uomini che si sono sacrificati per la nostra bandiera e che potrebbero essere sepolti nelle vicinanze.
          La sezione A.N.A.C. di Trieste, anche con l’aiuto di altre, ha avviato le opere di restauro della chiesetta iniziando dal ripristino del tetto.
          L’iniziativa ha dato risultati inattesi, grazie anche alla volontà collaborativa dimostrata dal Governo croato.
          Per la prima volta, in quel tempio ancora segnato da incuria e abbandono, si è concelebrata una funzione in suffragio di tutti i Caduti da parte del pope serbo assistito da tre preti cattolici che, poco prima, avevano celebrato analogo rito sul prato antistante.
          Proprio in questo posto, pochi anni or sono, nel drammatico processo di dissoluzione della Repubblica federale jugoslava, croati cattolici e serbi ortodossi si sono combattuti duramente.
          Il giorno scelto per questa manifestazione di alto contenuto morale, il 17 ottobre, non è stato casuale in quanto data di imperitura memoria dell’ultima carica della nostra Cavalleria.