La mostra di modelli di mezzi corazzati e blindati organizzata in modo esemplare è stata completata da una conferenza sul tema di cui al titolo del Col. Maurizio Parri che, in maniera chiara e incisiva, ha spiegato l’evoluzione di tali mezzi dando risalto ai gravi ritardi nella progettazione ed anche nella ricerca della dottrina d’impiego, che, iniziata solo con mezzi leggeri, carro L3, in appoggio della Fanteria, indi con notevole ritardo, ha condotto al concepimento di carri medi, però ormai in piena guerra e con mezzi inferiori sia per mobilità che per protezione e potenza di fuoco.
          Questo è significato dare così al nemico dei vantaggi indiscutibili, parzialmente superati solo dalla validità degli equipaggi che dimostrarono un valore ed un coraggio incredibile.
          Infatti, le notevoli perdite subite dalle nostre Divisioni corazzate furono dovute non solo dalla superiorità numerica dei carri nemici, ma anche dalla potenza e dalla protezione degli stessi: la terribile conclusione fu che le nostre Divisioni corazzate furono tutte annientate.
          Una verità storica che cade come un macigno sulle responsabilità degli alti comandi del Regio Esercito.
          Nessuna specialità come quella dei Carristi Italiani ebbe tante M.M.O.O.V.M. in un così brevissimo lasso di tempo. Al Col. Maurizio Parri va un grande ringraziamento per la Sua chiarissima esposizione.