ANAC - Sezione di Trieste
Associazione Nazionale Arma di Cavalleria
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2 settembre 2012
Deposizione di una corona alla Foiba di Monrupino


          Accogliendo le richieste degli Esuli giuliano-dalmati e della Città di Trieste, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, con decreto del 24 luglio 1943, ha riconosciuto monumento nazionale la Foiba di Monrupino. Situata a km. 11 da Trieste, la Foiba costituisce una tipica cavità carsica, profonda 175 metri, che si apre in fondo ad una dolina, con una imboccatura di 10 metri per 15. In essa furono gettate, dopo l'occupazione iugoslava della Venezia Giulia, circa duemila vittime civili e militari, "in maggioranza italiani, uccisi ed ivi fatti precipitare", come si legge nel decreto. Insieme con la vicina Foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 settembre 1943, è la più grande fossa comune esistente in Italia, "a testimonianza di tragiche vicende accadute alla fine del secondo conflitto mondiale".
          Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso triestino ed in Istria, le "foibe".
          Dopo la cerimonia dell'Alzabandiera presso la Foiba di Basovizza, i presenti assieme alle autorità si sono recati alla foiba di Monrupino dove è stata deposta una corona di alloro a ricordo di tutti i caduti in questa località.